Test sensibile per la troponina T cardiaca e rischio di malattia cardiovascolare incidente in donne con e senza diabete mellito


Livelli molto bassi di troponina T cardiaca ( cTnT ) sono associati a un aumento del rischio di decesso cardiovascolare in pazienti con malattia coronarica cronica, stabile.

Non è stato ben definito se livelli di troponina T cardiaca ad alta sensibilità siano associati a esiti cardiovascolari avversi in individui senza malattia cardiovascolare.

Utilizzando due disegni complementari di studio, è stata valutata la relazione tra livello basale di troponina cardiaca ed eventi di malattia cardiovascolare incidente tra i partecipanti con e senza diabete mellito dello studio Women's Health Study ( WHS ).
Il periodo di follow-up mediano è stato di 12.3 anni.

Tutte le donne affette da diabete con campioni di sangue disponibili sono state incluse nello studio di coorte ( n=512 donne diabetiche, n=65 eventi ), e le donne non-diabetiche sono state selezionate a campione per l’inclusione in un’analisi caso-coorte ( n=564 compresa la sotto-coorte, n=479 eventi ).

La troponina T cardiaca ad alta sensibilità è risultata identificabile ( maggiore o uguale a 0.003 microg/L ) nel 45.5% delle donne con diabete mellito e nel 30.3% di quelle senza diabete ( P inferiore a 0.0001 ).

Nei modelli aggiustati per fattori di rischio tradizionali ed emoglobina glicosilata ( HbA1c ), un livello identificabile di troponina T cardiaca ad alta sensibilità è risultato associato a successiva malattia cardiovascolare ( infarto miocardico, ictus, decesso cardiovascolare ) in donne diabetiche ( hazard ratio aggiustato, HR=1.79; P=0.036 ) ma non in quelle senza diabete ( HR=1.13; P=0.46 ).

Ulteriori aggiustamenti per il frammento amino-terminale del propeptide natriuretico di tipo B ( NT-proBNP ) e la funzione renale stimata non hanno modificato in modo sostanziale questa relazione nelle donne diabetiche ( HR=1.76; P=0.0499 ).

In conclusione, livelli molto bassi ma identificabili di troponina T cardiaca sono associati a malattia cardiovascolare totale e a decesso per malattia cardiovascolare in donne con diabete mellito.
Nelle donne sane e senza diabete, i livelli di troponina identificabili rispetto a quelli non-identificabili non sono risultati associati a eventi di malattia cardiovascolare. ( Xagena2011 )

Everett BM et al, Circulation 2011; 123: 2811-2818


Endo2011 Cardio2011 Diagno2011



Indietro

Altri articoli

Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...


Una meta-analisi ha evidenziato che l'impiego di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) per la prevenzione dell'infarto del miocardio appare essere...


Gli effetti dell'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) negli adulti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica ( ASCVD ), stratificati in base all'uso...


Il trattamento del tumore ai testicoli è chiaramente associato a morbilità e mortalità cardiovascolare. Per consentire lo sviluppo di strategie...


Olpasiran, un piccolo agente RNA interferente diretto al fegato, ha prodotto riduzioni sostanziali e sostenute delle concentrazioni di lipoproteina(a) [...



I biomarcatori cardiaci possono predire il rischio di aterosclerosi e altri esiti cardiovascolari nei pazienti con psoriasi e artrite psoriasica. Rispetto...


Nello studio FOURIER ( Further Cardiovascular Outcomes Research With PCSK9 Inhibition in Subjects With Elevated Risk ), l'inibitore della proproteina...



La FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Leqvio ( Inclisiran ) come trattamento iniettivo da utilizzare assieme...